La censura non è mai la soluzione
Cosa ne pensi se domani dei cretini cancellassero dai social tutte le barzellette sessiste di Berlusconi, i suoi processi e le assoluzioni per prescrizione, tutta la storia della nipote di Mubarak e i suoi affari con Libia e Tunisia? Se i media facessero scomparire tutto il buono e il cattivo, le bufale e/o le idiozie, scritto da Salvini, Meloni, Di Maio, Casalino, Grillo, Casaleggio, Renzi, di tutti i politici contemporanei e di tutti quelli che li hanno preceduti, senza tenere nulla di ciò che è stato detto e fatto?
Pare una cosa da cretini.
« La stupidità è un nemico del bene più pericoloso che la malvagità. Contro il male si può protestare, si può smascherarlo, se necessario ci si può opporre con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell’autodissoluzione, mentre lascia perlomeno un senso di malessere nell’uomo. Ma contro la stupidità siamo disarmati. »
Dietrich Bonhoeffer
Ci sentiremmo cretini se qualcuno decidesse per noi?
Cancellare un idiota come Trump da internet, renderà lui innocente, colpevoli solo i cretini che gli hanno creduto, ma soprattutto libererà la pubblica sicurezza e la magistratura dalle loro responsabilità.
Stiamo vivendo il regresso sociale mentre procediamo nel progresso tecnologico. Si sta avverando Idiocracy, italianamente: cretinocrazia.
Magari, in effetti, visto che gli studi sull’AI stanno procedendo a stento, forse qualcuno ha pensato che sarebbe più facile far regredire l’unico termine di confronto con l’AI: l’intelligenza umana.
A quanto pare stanno riuscendo nell’intento.
Ironia a parte…
L’essere trattati da cretini ha un solo significato: che ci vedono come deficienti, punto
Vuol dire proprio che non ci vedono in grado di distinguere il bene dal male, che siamo considerati tutti come bambini ignoranti, in barba a qualsiasi logica di sopravvivenza e crescita interiore.
Anzi, peggio dei bambini, cretini proprio, perché i nostri ragazzi sono in realtà molto intelligenti, ma vivendo in questo ambiente sociale… Il problema viene crescendo e applicando queste forme di censura, i vuoti culturali, il silenzio mediatico, le spiegazioni mancanti. Sono questi i danni che la società fa a se stessa: affilare il pensiero unico.
Cancellare il male e applicare la censura, equivale a decidere per noi, con il risultato che l’evoluzione della specie regredirà sia come quoziente intellettivo (già tangibile da diversi studi) che come esperienze di vita e crescita culturale.
Fortunatamente non tutti sono così…
Vedi come esempio questa immagine del canale Disney… anche se un cartone per bambini può sembrare innocuo, in realtà instilla esempi malevoli che ad un bambino -se lasciato solo- possono provocare nel tempo danni che comunque possono essere risolti, almeno affrontati, prima che sia tardi. Mentre nascondere sotto il sasso gli argomenti scottanti produrrà solo i futuri leoni da tastiera frustrati che ben conosciamo. Negazionisti, terrapiattisti, catastrofisti, populisti, razzisti, sessisti… quanti ne vediamo giornalmente.
Qual’è la causa di questo. Forse le esperienze di vita, o meglio, la mancanza di esperienze. L’ignoranza è mancanza di cultura. Cosa c’è di peggio della censura per evitare di sperimentare il proprio spirito critico?
All’intelligenza umana la risposta.
Views: 2