Il vero Natale: 3 giorni sulla croce e poi è risorto, ma chi?

Il vero Natale: 3 giorni sulla croce e poi è risorto, ma chi?

Mi è sempre piaciuto analizzare questa ricorrenza così importante per tutto il pianeta. Ogni Natale ho perciò dedicato qualche attimo a pensarci.

Sapere il perché miliardi di persone festeggiano una data, mi interessava a tal punto da aver cercato riferimenti specifici in tutte le sue estensioni, culturali, scientifiche e religiose. Non può essere solo una coincidenza e neppure solo una convenzione che tale data sia accolta da quasi tutte le culture, sebbene in periodi diversi e con significati con così tanti valori intrinsechi.

La mia è forse un’analisi superficiale, basata sulle conoscenze poco approfondite che ho cercato negli anni. Ma credo di aver raggiunto una spiegazione il più possibile veritiera.

Ho iniziato dalle culture che conosco meglio. Sarebbe interessante analizzarne i significati valutando le culture asiatiche che (forse) prudentemente festeggiano l’inizio anno un mese dopo.

Iniziamo dal periodo concorrente al Natale, il solstizio d’inverno.

Rappresentazione fotografica della posizione del Sole nei vari momenti di una giornata di dicembre

Solstizio: dal latino solstitium, complemento di sol «Sole» e tema di stare «fermare, fermarsi»

Iniziamo col dire che i solstizi sono 2 momenti dell’anno in cui il Sole si trova nel punto più lontano da noi. Al contrario degli equinozi che rappresentano i momenti di maggior vicinanza.

Il Sole da solstizio a solstizio procede di un grado al giorno circa, prima salendo poi discendendo nell’angolo di incidenza della sua posizione nel cielo.
Per semplificare, potremmo dire 360° in 365 giorni (366 negli anni bisestili). Ossia il Sole tramonta in un punto diverso ogni giorno. Ma non è proprio così.

Ci sono poi quei 5/6 giorni in più…

In realtà si tratta di “Declinazione solare”. Ossia l’angolo che i raggi del Sole formano con il piano equatoriale terrestre, positivo se il Sole è al di sopra del piano stesso. La declinazione varia nel corso dell’anno fra +23°27′ (solstizio d’estate, 21 giugno) e -23°27′ (solstizio d’inverno, 21 dicembre). Quindi quarantasei gradi di elevazione in verità. Una Quaresima per la precisione.

Segnamoci Quaresima.

Coesistono inoltre diversi indicatori per definire la posizione solare. Essendo il Sole un astro che ci circonda nell’arco delle 24 ore e per 365 giorni, questo ha una definizione metrica per ogni sua posizione relativa (o elevazione solare). Abbiamo poi il “Fattore di eccentricità dell’orbita terrestre”, l'”Angolo zenitale”, l'”Azimut”, insomma millenni di studi e calcoli.

Lasciamo queste cose agli astronomi e concentriamoci su quello scarto di circa 5 o 6 giorni e sulla Quaresima di 46 giorni (e 46 gradi).

Nei suoi apici, in salita e discesa (tecnicamente afelio e perielio), il Sole tramonta nello stesso identico punto per circa 3 giorni prima di invertire nuovamente la sua direzione. A dicembre è il momento dell’anno che il Sole, dopo aver raggiunto il punto più basso nella volta celeste, rimane fermo per tre giorni nello stesso punto sopra l’orizzonte. Nel caso del solstizio d’inverno questo accade tra il 21/22 e il 23/24 dicembre – dopodiché, tra il 24 e il 25 dicembre, il Sole, riprende il suo percorso verso il nord celeste.
Immaginiamo una palla lanciata in aria. Questa sembra che per un istante si fermi nel suo punto più alto prima di ricadere. Il concetto è utile per capire cosa avviene a livello celeste.

Ora è importante sapere che questi 3 giorni iniziano circa il 21 giugno ed il 21 dicembre, fino al 24.
La variabilità dipende da innumerevoli fattori, esempio gli anni bisestili. Questi sono necessari perché abbiamo uno scarto di circa 5/6 ore ogni anno, che moltiplicati per 4 fanno circa 24 ore in più. Questo valore in eccesso fa si che l’anno bisestile cada ogni 4 anni e si debba aggiungere un giorno al calendario. Semplificando all’eccesso, per questa ed altre condizioni può essere che un anno il solstizio cada il 22.

Ossia al mese sesto e al mese dodicesimo il Sole arriva al punto di massima estensione per poi, risalire (a dicembre), ridiscendere (a giugno).

Stonehenge al tramonto

Cosa avviene a dicembre

A dicembre possiamo notare che il Sole tramonta sempre nello stesso punto dal 21 al 24 (più meno), dopo che per mesi —da giugno in poi— si è abbassato di un grado al giorno.

Questo punto è preciso da millenni, si trova all’altezza della Croce del Sud. La costellazione che in latino viene chiamata Crux, Croce.

Dal 25 in poi il Sole riprende il suo cammino in senso opposto, guadagnando circa un grado al giorno.

Ritroviamo quindi questi 3 giorni circa, che in totale fanno più o meno 6. Oggi all’interno del 21 e 24 del mese. Abbiamo pertanto recuperato quei 5 giorni persi, più il bisestile. 

Ora, se ti dico “per 3 giorni sulla croce e poi è risorto..” ti ricordo qualcosa? Si uniscono i puntini dei 3 giorni sulla croce?
Si, la festeggiamo a Pasqua, proprio dopo la Quaresima, ma in realtà avviene a dicembre, il suo contrario a giugno.

Questo succede perché una volta i mesi erano 10, non 12: SETTEmbre, OTTObre, NOVEmbre, DICEmbre. Inoltre il periodo è stato stravolto per convenzioni, bisogni e voleri “reali” oltre che per religione. Ad esempio Agosto è il mese aggiunto in cui si festeggiava l’imperatore Augusto.

La tradizione popolare ci ricorda che “Santa Lucia é il giorno più corto che ci sia”… un detto che risale a quando, prima del 1582, la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era così grande da far cadere il solstizio d’inverno proprio fra il 12 e il 13 dicembre. Questo accadeva a causa del vecchio calendario in uso a quei tempi: il calendario giuliano, che, promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), nella sua qualità di pontefice massimo, nell’anno 46 a.C portò, nei secoli, ad uno sfasamento di circa 10 giorni tra il calendario e la realtà astronomica.

Fu il papa Gregorio XIII, nel 1582 – grazie alle più moderne ed accurate osservazioni astronomiche –  a riformare il calendario abolendo i 10 giorni di ritardo (e di sfasatura) che esistevano… Il nuovo calendario viene chiamato appunto calendario gregoriano.

Viene quindi logico associare la figura di Cristo, sulla Croce, al Sole che muore sulla Croce del sud, per 3 giorni poi risorge.
Insomma, il vero 25 dicembre è stato spostato a data imprecisata di primavera e i cattolici cristiani la chiamano Pasqua, preceduta dalla Quaresima.

Il senso del Natale

Ora dovresti comprendere il senso del Natale. Per noi, che eravamo principalmente agricoltori fino a qualche centinaio di anni fa, questa informazione era vitale. Ci forniva il punto esatto del periodo utile per arare, per seminare, per valutare le scorte rimaste e anche per gli animali allevati, per agire sugli innesti, eccetera.

Sulla base di questa informazione tutto ciò che risulta essere il Natale appare come un enorme costrutto capitalistico oggi, dopo che ci hanno sguazzato tutte le religioni per millenni. Un’aberrazione del nostro vero credo, il Sole. 

Quello che in realtà era utile per sopravvivere, oggi è stato enfatizzato per farci spendere ogni risorsa senza ritegno, fino a farci giungere in quest’epoca. Tempo in cui spendiamo tutto ciò che il pianeta ha rigenerato in un anno entro il mese di luglio, ossia proprio quando il sole inizia a ridiscendere.

Ma per farla semplice: Buone Feste..

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