Il valore di questo mio appunto di economia è prettamente morale. Infatti non è mia intenzione parlare di complotti o fare il catastrofista. Con questo piccolo resoconto mi limito solo a riportare i fatti, da cui poi ognuno di noi può trarre le sue valutazioni.
Pressoché ogni Paese del mondo ha una banca di riferimento, detta centrale, che ha i due compiti principali di stampare la moneta corrente in quel Paese e di decidere il cosiddetto potere d’acquisto che la stessa moneta possiede. Ora, lo Stato, avendo bisogno di moneta circolante all’interno del sistema economico, chiede a questi istituti (che, è bene ricordare, sono PRIVATI) un vero e proprio prestito, non molto differente da quelli che nella pratica comune si richiedono per un mutuo (l’unica differenza è che i soldi prestati vengono stampati a costo praticamente nullo da tali istituti: vedi SIGNORAGGIO), o cose simili. Ovviamente la banca rivorrà indietro il prestito, gonfiato però da un interesse il cui tasso varia di statuto in statuto, deciso a tavolino dai consigli di amministrazione delle stesse banche. Lo Stato, ricevuto il prestito, rilascia i famosi titoli di Stato, obbligazioni a garanzia del rimborso del prestito ricevuto allo scadere del termine pattuito. Conseguenza logica di questa pratica è che, trovandosi lo Stato nella condizione di dover restituire un prestito gravato da interesse, DOVRA’ SEMPRE RESTITUIRE UNA CIFRA SUPERIORE A QUELLA EFFETTIVAMENTE RICEVUTA DALLA BANCA CENTRALE. Quindi, sarà sempre, perennemente, costantemente in debito con l’istituto bancario centrale.
Ecco il paradosso. Il debito pubblico, tanto demonizzato, è una costante essenziale del moderno sistema economico monetario; il fallito, il protestato, il povero, sono parte essenziale del sistema, poiché se per assurdo tutte le persone di un Paese riuscissero a saldare i propri debiti ed anche lo Stato riuscisse a fare altrettanto… non ci sarebbero più soldi in circolazione per pagare gli interessi.
Rapporto di indebitamento dei paesi del mondo: l’Italia è seconda solo al Botswana. Estratto dal Wiki sul Debito Pubblico… prego notare la cartina, quella righetta scura in mezzo al mediterraneo non è una sgommata di matita…
Per risolvere la crisi del sistema bancario e dell’eccesso di debiti non vi sono molte vie. Una è l’iperinflazione, che permetterebbe all’attuale oligarchia finanziaria di limitare i danni e di poter sperare non solo di rimanere in sella, ma di prosperare. Una seconda via è quella che si sta seguendo finora: si tratta di una versione aggiornata e corretta dell’esperienza giapponese. Essa consiste in continui aiuti al sistema bancario e in un graduale trasferimento allo Stato delle perdite accumulate dalle banche. Se si continuerà a seguire questa politica, la crisi durerà molto a lungo. La via largamente preferibile è invece la dichiarazione di fallimento del sistema finanziario con la creazione ex novo di banche chiamate a usare il risparmio per finanziare le attività produttive. In pratica si tratta di rovesciare le politiche degli ultimi anni, di abbandonare l’economia della carta straccia e ritornare a privilegiare l’economia produttiva, restituendo al sistema bancario il suo ruolo di servizio alle imprese e ai cittadini. Ma su questo obiettivo non vi è ancora consenso. Per questo motivo deve preoccupare l’improvvisa conversione alle politiche keynesiane del mondo politico: si tratta di uno specchietto per le allodole per evitare di affrontare la causa principale della crisi.
Piccola premessa a quanto segue: mentre in tutto il mondo civile il trilione equivale a 10 alla 18esima, in Francia e negli Stati Uniti equivale ad un 10 alla 12esima, ciò significa che il trilione che viene così chiamato negli USA e in Francia è in realtà per noi un bilione, ovvero mille miliardi.
In pratica le unità americane e francesi si paragonano con il resto del mondo così:
Million Milione
Billion Miliardo
Trillion Bilione
Quadrillion Triliardo
Veniamo a noi con qualcosa di più pratico ora.
Perché questo interesse? Presto detto.
Un bilione di euro è quasi metà del nostro debito pubblico, ad oggi ( cresce di 90 mld all’anno ), mi sarebbe quindi piaciuto sapere esattamente quanto fosse in volume fisico, in area occupata.
Quindi quanti sono 1.000 miliardi di euro effettivamente?
Me lo sono chiesto quando ho scoperto che l’attuale debito pubblico degli U.S.A. è di $ 14.000.000.000.000 e quello Italiano di € 1.900.000.000.000 ( 14 bilioni e 1,9 bilioni ). Essendo i tagli delle banconote simili mi è bastata trovare l’esemplificazione della quantità in forma grafica per rendermi conto di quale marea di carta sia.
Questa è la traduzione all’articolo «What does one TRILLION dollars look like?» ( Com’è un BILIONE di dollari? ). Ci servirà per capire quanti sono quasi 2 mila miliardi di euro, il nostro debito pubblico.
Tutto questo parlare di “stimoli all’economia” e “salvataggi” …
Un miliardo di dollari …
Un centinaio di miliardi di dollari …
Ottocento miliardi di dollari …
Un bilione di dollari …
A che cosa assomiglia? Voglio dire, questi numeri enormi vengono gettati lì davanti a voi come fossero formaggi al mercato, così ho pensato bene di prendere Google Sketchup in versione di prova e cercare di ottenere un senso su che cosa esattamente sia un bilione di dollari.
Inizieremo con una banconota da $100, cento dollari. Attualmente il taglio comune più grande in circolazione negli Stati Uniti. Quasi tutti l’hanno visto, molti meno l’han posseduto, comunque garantiti per fare amicizia ovunque si vada.
Un pacchetto di 100 biglietti da 100 dollari è inferiore a mezzo pollice ( ~1 cm ) di spessore e contiene 10.000 dollari. Si adatta facilmente in tasca ed è più che sufficiente per una o due settimane di divertimento vergognosamente decadente.
Che ci crediate o no questa prossima piccola pila è $1 milione di dollari ( 100 pacchetti da $10.000 ). Si potrebbe infilare in un sacchetto dei generi alimentari e andarci in giro tranquillamente.
Mentre un misero milione dollari sembrava quasi insignificante, $100 milioni è un po’ più rispettabile. Si adatta perfettamente a qualsiasi pallet standard …
$1 miliardo di dollari … ora possiamo veramente andare dove vogliamo … [ ndt: gli americani e i francesi chiamano questo billion, bilione ]
Nella prossima immagine vedremo un bilione di dollari [ ndt: gli americani e i francesi chiamano questo trillion, ma non è il trilione per il resto del mondo, bensì il bilione ]. Questo è quel numero di cui abbiamo sentito tanto parlare. Che cosa è un bilione di dollari? Beh, è un milione di milioni. Si tratta di mille miliardi. É 1 seguito da 12 zeri.
Sei pronto per questo?
É piuttosto sorprendente.
Vai avanti …
Scorri verso il basso …
Signore e signori … vi regalo la vista di 1 bilione di dollari …
Nota, i pallet sono impilati in doppio piano.
… e ricorda che quelle sono banconote da 100 dollari.
Così la prossima volta che sentite qualcuno lanciare intorno a voi la frase “bilione di dollari” … questo è ciò di cui stanno parlando.
* Passo passo calcoli e dimensioni sono qui per coloro che sono interessati, in lingua originale.
* Potreste anche essere interessati a vedere il debito nazionale degli Stati Uniti in pezzi da $100, sempre in lingua originale.
Da notare l’altezza di un uomo medio, alla sinistra delle cataste di soldi. Un grande capannone di euro se pensiamo che questa è la metà del nostro debito pubblico.
Estratto da What does one TRILLION dollars look like?.
Prova a vedere anche questo sito, fatto molto bene e dettagliato: Bank Run: Euro Debt Crisis: Who Loaned the Money?
arrivederci… è stato bello
altre fonti, approfondimenti e risorse:
– Genius Seculi: istruzioni per l’uso
– Schiavi del sistema: La grande frode del debito pubblico
– Wikipedia: Bilderberg Group
– Wikipedia: Giacinto Auriti
– Wikipedia: Wiki sul Debito Pubblico
– Wikio Debito pubblico italiano e nuovi keynesiani
– Page tutor: What does one TRILLION dollars look like? ( come è fatto un trilione di dollari [ in Inglese ] )
– Happy blog: come è fatto un trilione di dollari
– Wikipedia, giusto per chiudere in bellezza e capire quest’unità di misura: la wiki del Trilione
Se vuoi continuare ad approfondire sul tema, in quest’altro mio appunto fine dei giochi – ricomincia a giocare di agosto 2010 tendo invece ad essere un bel po’ più catastrofista…
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